Lettera ad un’amica (uomini e donne, assieme)
/in note /da admin
Cara Elena, di questi tempi è comprensibile il desiderio di vendetta da parte di molte donne nei confronti di un modello maschile del quale rabbrividisco al sol pensiero, ma il problema non è maschio o femmina.
Il problema da sempre è nell’esercizio e nell’utilizzo del potere.
Per questo confido e credo che il movimento “Se non ora quando?” possa fare molto in tal senso, nell’educare ad una nuova coscienza, uomini e donne.
Nell’esercizio del potere siamo tutti coinvolti ed è in questa pratica che diveniamo imperatori o imperatrici, nessuno escluso.
Nel nostro paese molti ruoli di potere indubbiamente sono in mano agli uomini ma quegli uomini sono stati prima figli, figli di una donna e di un uomo che a loro volta hanno istruito e coltivato la loro prole dando troppo spesso un’educazione al potere come sopraffazione e limitandosi a lasciarli nelle mani dei media senza nessuna mediazione (non lasciate soli i bambini davanti a internet o alla tv!).
Per questo la nuova coscienza collettiva dovrebbe avere come elemento fondamentale l’abbattimento della prevaricazione, del sopruso, dell’iniquità.
Una coscienza collettiva non deve avere “sesso” altrimenti si eserciterebbe un’azione che al massimo suo risultato porterebbe ad un ribaltamento dei ruoli.
Vogliamo siano le donne i potenti prevaricatori di maggioranza del futuro? Avremmo così raggiunto l’obbiettivo?
Sarebbe per l’appunto una vendetta e non un passaggio evolutivo nella coscienza sociale.
Il problema quindi non è il sesso di chi esercita il potere ma di come esercita quest’ultimo.
Sono altresì convinto che se il potere fosse esercitato per il bene comune la percentuale di donne presente oggi in ruoli istituzionali e non solo, sarebbe indubbiamente maggiore!
Ogni giorno ci ritroviamo in ruoli di potere, anche solo nell’andare al supermercato, dove nella scelta dell’acquisto decidiamo le sorti di un’economia globale, ma se ognuno di noi, domani, invece di fermarsi all’avviso delle strisce pedonali decidesse di acellerare il risultato sarebbe drammatico ed in quel caso l’esercizio del potere diverrebbe tirannia!
C’è una bella strada da fare, donne e uomini, assieme.
Assieme.
Un Abbraccio e grazie per avermi scritto, Luca
Certi miracoli accadono… (diffondete, grazie!)
/in note /da adminCerti miracoli accadono: L’Aquila dal 3 al 6 novembre “LUOGHI SICURI FESTIVAL” Dialoghi/dimostrazioni/spettacoli/tavole rotonde per una rete socio-culturale internazionale – Organizzato dai giovani artisti aquilani per l’apertura della CASA DEL TEATRO per la diffusione di una cultura e di un mestiere teatrale e coreutico non accademico, di utilizzare il teatro e la danza come strumenti sociali!
ArtistiAquilani Onlus è un’associazione di teatro e promozione culturale, nata in seguito al sisma del 6 aprile 2009 a L’Aquila.
Mi è stata affidata la chiusura del Festival il 6 novembre e questo per me è un grande onore, per l’occasione terrò un Concerto/Spettacolo dedicato all’acqua, alla terra, per la dignità dei popoli! (regia di Stefano Florio)
Vi aspettiamo!
Un Abbraccio, Luca
Leggi tutto il programma su:
http://www.artistiaquilani.it/
C’è un mondo che si muove!
/in note /da adminNotizia Straordinaria…
/in note /da adminIL NUOVO SITO WEB E’ ON-LINE!*
http://www.lucabassanese-officialsite.it
Sono Stati mesi di duro lavoro ma ora posso annunciarvi la sua nascita,
Grazie di cuore a Stefano Florio e a Marcos de La Paz, per l’ingegno e la cura…
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito in questi anni a documentare, fotografare, registrare nel mondo del reale momenti di vita, musica e attivismo!
Ed è con Gioia, tra Cielo, Terra e Bolle di Sapone che invito tutti a visitare il nuovo sito web, perché la vera forza è nella Partecipazione!
Libertà, è Partecipazione!
/in note /da adminOggi più che in altri momenti storici, chi agisce violenza non costruisce nulla ma rinforza la conservazione dell’attuale potere.
I tempi cambiano e dalle rivolte con la zappa ed il forcone l’elemento della non-violenza diviene strategico e fondamentale in quanto ogni atto distruttivo e violento contro questo sistema finisce per difenderlo, sostenerlo ed alimentarlo. Un sistema che difficilmente agisce con “prove di forza” ma che tal volta distrugge, attraverso l’economia, con metodi meno diretti ma purtroppo sempre più efficaci.
Solamente una rivoluzione culturale potrà farci uscire dal vortice in cui stiamo, solamente una rivoluzione culturale potrà renderci esseri umani consapevoli e liberi perché finalmente in grado di cambiare le logiche del mercato e attraverso quest’ultimo cambiare le politiche sociali.
La strada della consapevolezza è più difficile della strada della violenza in quanto necessita di un lungo percorso umano e culturale, ma è l’unica via. “Chi di violenza vive forse ha quella soltanto” diceva il testo di una canzone ed è per questo che ognuno di noi è chiamato in primis all’educazione di se stesso e dei propri figli proteggendo la scuola come strumento di crescita umana; la scuola pubblica che qualcuno vorrebbe frantumare mettendo gli insegnanti nella condizione di precari a vita alimentando così la frustrazione e il disagio psicologico che si riflette sui giovani studenti.
Agire subito per cambiare il sistema significa impegnarsi quotidianamente e con responsabilità alla difesa dei beni comuni, partendo dai piccoli comuni che tal volta sono l’esempio più alto di buon governo.
Abbiamo la Costituzione dalla nostra parte, ma bisogna aprirla e leggerla, non basta scagliarla come un sasso contro una vetrina, questo è facile ma non è utile, se non ad uno sfogo personale.
Libertà, è Partecipazione!
Luca BAssanese
15 Ottobre, perché manifestare?
/in note /da adminIl 15 Ottobre a Roma sono convinto sia giusto manifestare perché sono per la moderazione.
Sono per la moderazione di una politica che abbandoni l’interesse dei singoli e si dedichi al bene comune
Sono per la moderazione di una finanza che consideri l’economia reale una risorsa e non un pedina con cui giocare in borsa
Sono per la moderazione di un sistema che spinga l’essere umano ad amare se stesso e non la merce, idolatrata e consumata ogni giorno ad ogni costo
Sono per la moderazione di un’industria che continui a sviluppare tecnologia e progresso considerando prima di tutto il rispetto per l’ambiente e per ogni essere vivente al di sopra d’ogni progetto e d’ogni logica di profitto
Sono per la moderazione di un’azienda che paghi i propri manager adeguatamente e meritatamente ma tutto questo rispettando la dignità dei suoi lavoratori Continua a leggere