Lettera ad un’amica (uomini e donne, assieme)


Cara Elena, di questi tempi è comprensibile il desiderio di vendetta da parte di molte donne nei confronti di un modello maschile del quale rabbrividisco al sol pensiero, ma il problema non è maschio o femmina.
Il problema da sempre è nell’esercizio e nell’utilizzo del potere.
Per questo confido e credo che il movimento “Se non ora quando?” possa fare molto in tal senso, nell’educare ad una nuova coscienza, uomini e donne.

Nell’esercizio del potere siamo tutti coinvolti ed è in questa pratica che diveniamo imperatori o imperatrici, nessuno escluso.
Nel nostro paese molti ruoli di potere indubbiamente sono in mano agli uomini ma quegli uomini sono stati prima figli, figli di una donna e di un uomo che a loro volta hanno istruito e coltivato la loro prole dando troppo spesso un’educazione al potere come sopraffazione e limitandosi a lasciarli nelle mani dei media senza nessuna mediazione (non lasciate soli i bambini davanti a internet o alla tv!).
Per questo la nuova coscienza collettiva dovrebbe avere come elemento fondamentale l’abbattimento della prevaricazione, del sopruso, dell’iniquità.
Una coscienza collettiva non deve avere “sesso” altrimenti si eserciterebbe un’azione che al massimo suo risultato porterebbe ad un ribaltamento dei ruoli.
Vogliamo siano le donne i potenti prevaricatori di maggioranza del futuro? Avremmo così raggiunto l’obbiettivo?
Sarebbe per l’appunto una vendetta e non un passaggio evolutivo nella coscienza sociale.
Il problema quindi non è il sesso di chi esercita il potere ma di come esercita quest’ultimo.
Sono altresì convinto che se il potere fosse esercitato per il bene comune la percentuale di donne presente oggi in ruoli istituzionali e non solo, sarebbe indubbiamente maggiore!
Ogni giorno ci ritroviamo in ruoli di potere, anche solo nell’andare al supermercato, dove nella scelta dell’acquisto decidiamo le sorti di un’economia globale, ma se ognuno di noi, domani, invece di fermarsi all’avviso delle strisce pedonali decidesse di acellerare il risultato sarebbe drammatico ed in quel caso l’esercizio del potere diverrebbe tirannia!

C’è una bella strada da fare, donne e uomini, assieme.

Assieme.

Un Abbraccio e grazie per avermi scritto, Luca