Libertà, è Partecipazione!

Oggi più che in altri momenti storici, chi agisce violenza non costruisce nulla ma rinforza la conservazione dell’attuale potere.
I tempi cambiano e dalle rivolte con la zappa ed il forcone l’elemento della non-violenza diviene strategico e fondamentale in quanto ogni atto distruttivo e violento contro questo sistema finisce per difenderlo, sostenerlo ed alimentarlo. Un sistema che difficilmente agisce con “prove di forza” ma che tal volta distrugge, attraverso l’economia, con metodi meno diretti ma purtroppo sempre più efficaci.
Solamente una rivoluzione culturale potrà farci uscire dal vortice in cui stiamo, solamente una rivoluzione culturale potrà renderci esseri umani consapevoli e liberi perché finalmente in grado di cambiare le logiche del mercato e attraverso quest’ultimo cambiare le politiche sociali.
La strada della consapevolezza è più difficile della strada della violenza in quanto necessita di un lungo percorso umano e culturale, ma è l’unica via. “Chi di violenza vive forse ha quella soltanto” diceva il testo di una canzone ed è per questo che ognuno di noi è chiamato in primis all’educazione di se stesso e dei propri figli proteggendo la scuola come strumento di crescita umana; la scuola pubblica che qualcuno vorrebbe frantumare mettendo gli insegnanti nella condizione di precari a vita alimentando così la frustrazione e il disagio psicologico che si riflette sui giovani studenti.

Agire subito per cambiare il sistema significa impegnarsi quotidianamente e con responsabilità alla difesa dei beni comuni, partendo dai piccoli comuni che tal volta sono l’esempio più alto di buon governo.

Abbiamo la Costituzione dalla nostra parte, ma bisogna aprirla e leggerla, non basta scagliarla come un sasso contro una vetrina, questo è facile ma non è utile, se non ad uno sfogo personale.

Libertà, è Partecipazione!

Luca BAssanese