discorso/racconto al conferimento dell’Attestato di Merito per l’Impegno Civile (Premio Nazionale “Marcello Torre”)

La persona più cattiva al mondo era veramente cattiva, nel tempo era arrivata a farsi odiare da tutti ed il suo potere era smisurato. La persona più cattiva al mondo poteva decidere quasi tutto, anche far perdere la testa ad ognuno di noi in qualsiasi momento e quando dico far perdere la testa, non intendo farci innamorare, ma tagliare di netto la testa senza che nessuno potesse dire una parola, anche perchè in tal caso gli avrebbe prima tagliato la lingua, insomma, la cattiveria in persona, tanto che non gli bastava poter decidere la vita e la morte di ogni essere vivente, la persona più cattiva al mondo voleva l’anima della gente, degli uomini, delle donne, dei bambini, delle piante, degli animali…

Un giorno pensò di farsi un amico o meglio qualcuno che gli stesse vicino, per prenderlo un po’ ingiro, dargli calci di tanto e in tanto, a volte anche bastonarlo.

Pensò così di rapire una piccola rondine: “le rondini sono nere e stupide, mi fanno molto ridere” disse “se le togli dalla mamma quando ancora sono sul nido non impareranno mai a volare!”

Il tempo passava e la piccola rondine cresceva sotto lo sguardo della persona più cattiva al mondo che non ci pensava mai due volte prima di offenderla e scoraggiarla ad ogni tentativo di volo. La piccola rondine vedeva i piccioni del giardino fare brevi rincorse e poi via verso il cielo, osservava il pettirosso nei giorni di primavera fare mille acrobazie tra le nuvole e il vento…

La persona più cattiva al mondo non perdeva un minuto per dirle: “vedi, piccola rondine, tu non sei come loro, tu non potrai mai volare! Perchè sei stupida e dovrai per sempre restare qui rinchiusa nella mia casa”.

La piccola rondine tentava ogni giorno di imitare i piccioni, i pettirossi, persino le farfalle, ma nulla di fatto, ad ogni rincorsa inciampava, le sue ali erano troppo pesanti per alzarsi in volo!

La persona più cattiva al mondo nel palazzo aveva anche una grande biblioteca, la più grande biblioteca di tutto il paese. Nonostante leggesse molto e fosse informata su tutto rimaneva cattiva, perchè si sa, non basta sapere molte cose per essere buoni. Le cose giuste sono poche ma prova tu a trovarle!

Così la piccola rondine nera provò perfino a studiare di nascosto dal libro di volo più famoso al mondo: “Tecniche miste di apertura alare del gabbiano Johnathan Livingston” ma nuovamente nulla di fatto, ad ogni tentativo, una botta in testa.

La persona più cattiva al mondo nei giorni di primavera prendeva una sedia a dondolo e si metteva ad osservare la piccola rondine. Restava lì con in mano il suo aperitivo preferito, “elisir d’arancia amara”, con tanto di ombrellino… ed osservava attentamente i tentativi di volo. Rideva così tanto nel vedere gli altri uccelli volare e la sua piccola rondine cadere che questo oramai era il suo passatempo preferito.

La piccola rondine iniziò a non uscire più dalla sua stanza, a restare chiusa tutto il giorno, al buio, fino a quando non volle più vedere nessuno, nemmeno il suo viso riflesso allo specchio.

Un giorno alla stremo delle forze, si alzò dal suo piccolo lettino ed andò verso la finestra. Il cielo quel giorno era di un azzurro intenso e le nuvole gonfie e candide, la piccola rondine vide passare un giovane gabbiano che agile e sospeso nell’immensità del cielo faceva vortici e piroette.

Non fu l’invidia tantomeno la rabbia a portarla a desistere. Ma il senso della vita che in lei era svanito. Aprì la finestra della sua stanza e come una madre che abbraccia suo figlio si lanciò nel vuoto…

ad un tratto l’ala sinistra iniziò a vibrare e l’ala destra non fece di meno, si aprirono all’improvviso le sue enormi ali ed iniziarono ad agitarsi, all’improvviso, senza nemmeno il tempo di pensare e fu così che la piccola rondine si ritrovò a volare… libera nel cielo.

La persona più cattiva al mondo entrò nella stanza della piccola rondine, vide il letto vuoto, la tenda leggermente aperta in una calma spettrale. Con un sorriso beffardo si diresse ad osservare l’accaduto, ad ammirare la sua opera finale!

Ma ritrovo soltanto due piume ed una scritta sul davanzale

“Il male può distruggere…. ma è l’istinto che ci porta sempre, sempre a volare!”

Grazie, un abbraccio,

Luca Bassanese