Burocrazy. Il videoclip

“BUROCRAZY” LUCA BASSANESE & LA COMPAGNIA DEL CARNEVALE. NUOVO SINGOLO E VIDEOCLIP

guarda il video

Burocrazy - Luca Bassanese & La Compagnia del Carnevale

La burocrazia ti toglie la vita, la felicità, la serenità, in una giungla di leggi dove tutto sembra fatto apposta per rendere più difficile ogni tentativo di slancio. Dal fallimento di un’azienda alle carte per il matrimonio la burocrazia colpisce tutte le categorie sociali qui rappresentate nel video in un incedere folle tra flash colorati fluo e visioni multiple. Una società impazzita da cartone animato che può essere manipolata a proprio piacimento da chi trae a suo beneficio la follia di un popolo sommerso da cartelle e cartelline, archivio di un’epoca corrotta e corruttibile. Possa la satira e la fantasia salvarci ancora una volta da tutto questo delirio per restituirci la libertà di danzare, di cantare, di sognare. Perchè no? Magari proprio a carnevale!

Il brano Burocrazy è dedicato all’artista Gilbert Lebigre e fa da colonna sonora al Carnevale di Viareggio 2017 sul carro satirico di prima categoria di Lebigre&Roger.

Il video è diretto e prodotto da Livingstone Production. In collaborazione con “La Compagnia del Carnevale”.

Burocrazy” di Luca Bassanese & La Compagnia del Carnevale (Testo e musica di L.Bassanese; S.Florio). Prodotto da Stefano Florio per Buenaonda Etichetta Discografica/The Saifam Group

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“Porca mediocrità (Amati)” – il nuovo videoclip

Da oggi in rotazione il nuovo video e singolo di Luca Bassanese dal titolo “Porca Mediocrità (Amati)” con La Compagnia del Carnevale (VIDEO)

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L’allegoria del potere la chiave registica del videoclip tra maschere, burlesque e Commedia dell’arte

La sessione di lavoro è stata molto intensa ed ha coinvolto più di 130 persone tra comparse, attori, tecnici, il videoclip è stato girato nello storico settecentesco Teatro dell’Olivo di Camaiore e alle riprese ha partecipato l’intera Compagnia del Carnevale di Lebigre&Roger diretta da Elodie Lebigre in un coro di maschere, per la regia di Francesco Mastronardo e la direzione artistica di Stefano Florio (Buenaonda Etichetta Discografica).

L’allegoria del potere è la chiave registica dell’intero videoclip interpretato con forte teatralità nella messa in scena dei vizi e delle virtù. Il tono è quello della commedia dell’arte, luogo sacro ed astratto dove viene rappresentata la nostra quotidiana realtà. Lo splendido Teatro dell’Olivo di Camaiore fa da cornice al video, perla Italiana di questa nostra terra disseminata di Patrimoni artistici da proteggere e da scoprire.

Il sindaco Alessandro Del Dotto e l’Amministrazione Comunale hanno accolto con grande entusiasmo la proposta di girare il nuovo videoclip di Luca Bassanese proprio a Camaiore all’interno del Teatro dell’Olivo. Camaiore si conferma una città che negli ultimi anni sta dedicando molta attenzione agli eventi culturali con particolare riferimento alla cultura popolare.

Il teatro come location non è certo casuale per l’eclettico artista attivista Luca Bassanese, Targa Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti) 2015 miglior artista per la salvaguardia della musica popolare; dice Bassanese: “La scelta del teatro, è in quanto luogo di cultura, luogo di crescita, di dialogo e confronto sociale. Il teatro come scenario in antitesi con gli scenari mediatici di conflitto quotidiano colmi di qualunquismo e mediocrità.” Il “Teatro dell’Olivo” prese questo nome nel settecento perchè, citando le parole dell’omonima compagnia fondatrice: “il prezioso sugo di queste frutte benefiche, o cambiato in balsamo o usato in condimento rinvigorisce le Membra; e per lui si rischiarano i luoghi più tenebrosi delle notturne fiammelle, alle quali serve di nutrimento.”

La canzone “Porca mediocrità” sarà colonna sonora al Carnevale di Viareggio 2016 per il carro di Gilbert Lebigre e Corinne Roger a cui da anche il titolo. Anche quest’anno si rinnova la collaborazione fra il cantautore e gli artisti francesi anch’essi residenti da oltre 35 anni a Camaiore.

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Credits video

Videoclip del brano “Porca Mediocrità” di Luca Bassanese
(produzione artistica Stefano Florio per Buenaonda Etichetta Discografica)

Con “La Compagnia del Carnevale”

Girato al Teatro dell’Olivo di Camaiore

Regia e riprese: Francesco Mastronardo
Operatore seconda camera: Chiara Natalini
Light design: Marco Artolozzi

Direzione artistica della Compagnia del Carnevale: Elodie Lebigre
Assistente alla direzione: Benjamin Balthazar Lebigre

Coordinamento Milena Cupisti

Trucco: Iran Santos, Vanessa Biancalana

Si ringraziano:
Il comune di Camaiore
Il sindaco Alessandro Del Dotto
La responsabile dell’ufficio cultura Fiorella Altemura
Cristiano Bartelloni: addetto stampa comune di Camaiore
Data service di Stefano Esposito – Thiene (Vi)
Roberta Sattin – il Monello (Vicenza)
Alessandro Pierucci responsabile tecnico del teatro dell’Olivo

Un grazie particolare a
“I Sognatori di Viareggio” (Luca Bassanese fan club)

Foto di backstage:
Catia Mellano
Iacopo Giannini

su Repubblica.tv il nuovo brano

Su Repubblica.TV il brano che anticipa l’uscita del mio nuovo album “L’amore (è) Sostenibile”. Una Canzone, “Ho visto un re” a cui tengo particolarmente e che ho avuto il piacere di interpretare assieme al grande Antonio Cornacchione. Buona visione ed un Abbraccio, Luca
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LUCA BASSANESE E ANTONIO CORNACCHIONE INTERPRETANO “HO VISTO UN RE”, OMAGGIO A DARIO FO ED ENZO JANNACCI (il videoclip)

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Due artisti si incontrano e decidono di interpretare una pietra miliare della canzone d’autore italiana, uno di quei brani entrati nella storia della canzone popolare. Sono il cantautore attivista Luca Bassanese e il comico e attore satirico Antonio Cornacchione che rendono omaggio interpretando il brano “Ho visto un re” al grande Enzo Jannacci che portò al successo la canzone nel 1968 e al maestro Premio Nobel Dario Fo autore del brano.
Parole senza tempo e di estrema attualità per una canzone, “Ho visto un re”, che costituisce da sempre un’ironica presa di posizione nei confronti dei potenti, i cui interessi privati vanno sempre a scapito della gente comune. Allegoria tanto cara alla tradizione Popolare da divenire metafora dei giorni nostri visione profetica dell’attualità.
La canzone, che farà parte del nuovo album del cantautore Luca Bassanese dal titolo “L’amore (è) sostenibile” in uscita a marzo 2014, è prodotta e ri-arrangiata dal musicista, produttore e compositore Stefano Florio (per Buenaonda) e si arricchisce del suono della fanfara e di una ritmica popolare incalzante dove il suono originario del basso tuba danza a ritmo di un’intera banda popolare.
Quando Jannacci propose “Ho visto un re” alle audizioni per partecipare a Canzonissima 1968, la canzone fu respinta a causa del testo ma come accade spesso ciò che “l’istituzione” condanna, il popolo, sovrano, premia e rende immortale.
Così questa canzone è divenuta negli anni pietra miliare, voce degli ultimi, sberleffo dei potenti.
A parlare di questo vengono alla mente le motivazioni che spinsero la giuria del Nobel a Dario Fo: “Il Premio Nobel per la Letteratura viene assegnato quest’anno allo scrittore italiano Dario Fo, perche’, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignita’ agli oppressi.”
E a chi meglio di Enzo Jannacci, cantore della vita, delle tante Vincenzina “condannate” nelle fabbriche degli anni 60/70 nel pieno delle lotte politiche, studentesche, sindacali, poteva essere affidato per il grande pubblico un brano così delicato, quanto ironico e graffiante.
Oggi, questa nuova interpretazione di Luca Bassanese e Antonio Cornacchione vuole essere un gesto di continuità con quella tradizione popolare che da sempre rende giustizia agli ultimi, con lo scopo di diffondere coscienza sociale, attraverso l’allegoria, l’arte del teatro che diviene canzone, come spinta poetica necessaria per un nuovo mondo possibile.

Non siamo forse difronte ad un nuovo medioevo?
“…e sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re”

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Francesco Mastronardo
Buenaonda Comunicazioni
stampa@buenaondaedizioni.it
m.p. 388 9218475

Video – C’è un mondo che si muove

“C’E’ UN MONDO CHE SI MUOVE!” (di Luca BAssanese)

C’è un mondo che si muove, che parte dalla gente e non può essere fermato, dopo anni di storia sonnolenta, di lamentele davanti al telecomando, c’è un mondo che si muove.

È un mondo che non ha età, non ha colore, non ha poteri da difendere se non la propria dignità.
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