Campagna Nazionale di Obbedienza Civile

Cominciare a dire: “io ti pago la giusta tariffa, quindi non la chiamiamo nemmeno autoriduzione della tariffa ma giusto pagamento della tariffa!… Obbedienza Civile, che significa obbedire ad un voto Costituzionalmente Garantito” (Marco Bersani)

Sul sito www.acquabenecomune.org tutto il materiale informativo

Questa campagna sarà un nuovo modo di attivarsi come cittadini,

solo la PARTECIPAZIONE Attiva di ognuno di noi può cambiare il nostro futuro!

ATTIVIAMOCI

Un Abbraccio, Luca

2 euro a favore dell’ospedale di Emergency a Kabul

Dal 30 gennaio al 19 febbraio 2012, invia un SMS al 45508 o telefona da rete fissa per donare 2 euro a favore dell’ospedale di Emergency a Kabul, in Afghanistan.

dal sito di Emergency: www.emergency.it

Kabul, Afghanistan. Nell’aprile 2001 abbiamo aperto un ospedale per vittime di guerra. In 10 anni abbiamo curato oltre 100 mila pazienti. Uno su tre è un bambino. Oggi la guerra continua a fare vittime. Noi continuiamo a curarle.

Un ex asilo bombardato, nel centro della città, è diventato il nucleo dell’ospedale aperto da Emergency per offrire assistenza chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime di guerra. I pazienti dell’ospedale, specializzato in chirurgia di guerra e traumatologia, sono da luglio 2010 esclusivamente feriti di guerra: l’intensificarsi dei combattimenti e all’avvicinarsi della linea del fronte alla capitale hanno infatti fatto aumentare considerevolmente il numero di feriti da arma da fuoco ed esplosioni.

Il Centro chirurgico di Kabul dispone di una corsia di terapia intensiva da 6 posti letto e di un apparecchio per la tomografia computerizzata, l’unico gratuito in tutto l’Afghanistan.

Il nostro personale internazionale, oltre all’attività medica, è impegnato nella formazione – pratica e teorica – del personale afgano.

L’ospedale è il centro di riferimento per i pazienti visitati presso i Centri sanitari (PHC) e i Posti di primo soccorso (FAP) che abbiamo aperto nella capitale e nelle aree circostanti. In queste strutture forniamo cure mediche di base e servizi di primo soccorso; i pazienti più gravi vengono trasportati in ambulanza al Centro chirurgico. I Fap e i Phc ci consentono di offrire cure agli abitanti dei villaggi più isolati e a tutte quelle persone che altrimenti avrebbero difficoltà ad accedere a una struttura sanitaria.

Come in tutte le strutture di Emergency, anche nel Centro chirurgico, nei Centri sanitari e nei Posti di primo soccorso l’assistenza sanitaria e tutte le prestazioni offerte sono completamente gratuite.

Sostieni il Centro chirurgico: manda un SMS o chiama il 45508 da rete fissa per fare una donazione di 2 euro.

 

 

 

Domenico Finiguerra è “Personaggio Ambiente 2011”

Domenico Finiguerra durante lo spettacolo/concerto "Un nuovo mondo è Possibile" con Luca Bassanese regia di Stefano Florio

Con la cerimonia tenutasi a Roma presso Palazzo Valentini, Domenico Finiguerra ha ricevuto il premio “Personaggio ambiente 2011“.

Finiguerra dedica il premio a tutte le donne e a tutti gli uomini che si battono nei territori, per tutelarne i beni comuni e difenderli dall’arroganza e dalla furia distruttrice di chi spesso, detenendo le leve del potere, pensa di poter disporre liberamente del futuro di chi li abita, quei territori.

Un premio che a sua volta consegnerà alla comunità di Cassinetta di Lugagnano, all’associazione dei Comuni Virtuosi, alla Rete dei Comuni Solidali, alla Rete Stop al Consumo di Territorio, al Forum Salviamo il Paesaggio, al Forum dei Movimenti per l’Acqua.

clicca qui per Leggere l’articolo pubblicato sull’ANSA

Candidati 2011
1 Alex Zanotelli
2 Andrea Rossi e Sergio Focardi
3 Andrea Segrè
4 Corrado Clini
5 Domenico Finiguerra
6 Donne contro l’Ilva
7 Forum italiano dei movimenti per l’acqua
8 Fukushima 50 – Nobukatsu Osumi
9 Giorgio Nebbia
10 Giuseppe Onufrio
11 Gli Angeli del Fango di Genova
12 Hermann Scheer
13 I pescatori di Torre Guaceto
14 Ippolito Ostellino
15 Joan Martinez Alier
16 Maurizio Pallante
17 Michele Manelli
18 Nichi Vendola
19 Peter Brandauer
20 Stefano Pisani
21 Wangari Maathai

“Auschwitz” – Ascolta la nuova versione

Clicca sull’immagine e ascolta la nuova versione di “Auschwitz
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Per il “Giorno della Memoria“, due anni dopo il nostro viaggio in Polonia, Stefano Florio ed io abbiamo scelto di realizzare una nuova versione reinterpretata e riarrangiata del brano “Auschwitz” di Francesco Guccini.

 

Una canzone per mantenere vivo nella memoria il ricordo di uno sterminio come simbolo di tutti i genocidi e le atrocità perpetrate nel passato e ancora oggi contro l’Essere Umano.

Un abbraccio,
Luca BAssanese

 “Nonostante tutto… continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo” (dal diario di Anna Frank)


Buone notizie!…

Buone notizie per l’acqua pubblica…
La ripubblicizzazione dell’acqua è possibile!
Riporto di seguito il comunicato stampa del Forum dei Movimenti per l’acqua

Un Abbraccio, Luca

COMUNICATO STAMPA

Il Governo Monti fa marcia indietro: la ripubblicizzazione dell’acqua è possibile

La mobilitazione paga: il popolo dell’acqua ha costretto il Governo a ritirare il provvedimento che vietava la gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali.

È una vittoria dei cittadini e dei comitati che in tutto il paese hanno fatto sentire forte la loro voce in difesa del voto referendario.

Rimane ampiamente negativo il giudizio del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sul decreto liberalizzazioni che, a dispregio voto del giugno scorso, peggiora le già pessime misure del precedente Governo sulla privatizzazione degli altri servizi pubblici locali.

La mobilitazione del popolo dell’acqua continua per la piena attuazione del risultato referendario: avanti tutta con la ripubblicizzazione del servizio idrico e la campagna di obbedienza civile per una tariffa corretta e coerente coi referendum. Si scrive acqua, si legge democrazia.

Roma, 20 gennaio 2012


Firma anche TU…appello in difesa del referendum acqua bene comune

No allo scippo dei referendum, 20mila firme all’appello del Forum.
Tra i firmatari Stefano Rodotà, Dario Fo, Don Gallo, Gino Strada e molti altri

Quasi ventimila firme in poche ore sono state raccolte dal Forum Italiano dei movimenti per l’acqua a sostegno dell’appello in difesa dei referendum. Tra i primi firmatari personaggi del mondo della cultura, del diritto e dello spettacolo tra cui Stefano Rodotà, Ugo Mattei, Luca Nivarra, Gustavo Zagrebelsky, Roberto Vecchioni, Gaetano Azzariti, Alberto Lucarelli, Riccardo Petrella, Maurizio Pallante, Valerio Mastandrea, Pietro Sermonti, Gino Strada, Marco Paolini, Don Andrea Gallo, Dario Fo, Padre Alex Zanotelli.

L’appello, pubblicato su www.acquabenecomune.org, chiede al governo Monti di abbandonare la strada delle liberalizzazioni per quanto riguarda il servizio idrico. Con l’articolo 20 della bozza di decreto che verrà licenziato giovedì 19 gennaio dal Consiglio dei Ministri, infatti, si attaccano direttamente i risultati del referendum di giugno e la volontà di 26 milioni di cittadini. Si tenta di ostacolare definitivamente le gestioni dirette degli enti locali attraverso enti di diritto pubblico quali le aziende speciali. Un attacco diretto alle esperienze come quella del Comune di Napoli per evitarne la proliferazione sul territorio nazionale.

Il voto – si legge nell’appello – ha posto il nuovo linguaggio dei beni comuni e della partecipazione democratica come base fondamentale di un possibile nuovo modello sociale capace di rispondere alle drammatiche contraddizioni di una crisi economico-finanziaria sociale ed ecologica senza precedenti. (…) Nessuna esigenza di qualsivoglia mercato può impunemente violare l’esito di una consultazione democratica, garantita dalla Costituzione, nella quale si è espressa senza equivoci la maggioranza assoluta del popolo italiano”.

Il Forum Italiano dei movimenti per l’acqua metterà in campo, nei prossime giorni,una serie di iniziative dislocate su tutto il territorio nazionale per chiedere al Governo Monti di interrompere immediatamente la strada della privatizzazione del servizio idrico. Il Forum rinnova per l’ennesima volta la richiesta di un incontro immediato con il Primo Ministro Mario Monti.

Comunicato stampa – Roma, 16 gennaio 2012


“Noi non faremo un solo passo indietro”

Mi giunge tramite la Rete dei Comuni Solidali un Comunicato stampa forte, sentito, denso di parole importanti!

È il Sindaco Ilario Ammendolia che ci racconta di come si deve e si può sradicare la criminalità invitando all’unità per un nuovo mondo possibile…

Ed io sono convinto che tramite questo messaggio qualcosa è già cambiato!

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Comunicato Stampa

Dopo Riace, Rosarno, Lamezia ignoti criminali attaccano il progetto accoglienza del Comune di Caulonia.
Lo hanno fatto con una bomba collocata ieri notte al ristorante etnico di prossima apertura.
Sin dal primo giorno del nostro insediamento sapevamo che il progetto di governo che l’amministrazione comunale di Caulonia ha messo in campo si sarebbe scontrato con la presenza mafiosa.
I valori di solidarietà, di generosità, di accoglienza, di uguaglianza, tagliano l’erba sotto i piedi alla criminalità che per vivere ha bisogno di contrapposizioni, di odio, di divisioni.
La presenza tra noi, di tanti ragazze  ragazzi africani, curdi, palestinesi, pakistani, è un seme gettato in favore di una società che poggia su valori alternativi a quelli voluti e praticati dalla mafia.
Un seme che germogliando getterà le basi ad una società diversa e senza violenza.
Ovviamente, saranno le autorità inquirenti ad individuare gli esecutori materiali ed i mandanti di tale gesto criminale.
A noi tocca  il compito di valutare la  natura criminale  di una azione che rappresenta un attacco politico a quanto noi abbiamo realizzato in questi anni.

Noi non faremo un solo passo indietro.

Non abbandoneremo le nostre posizioni che coniugano la lotta alla ndrangheta a quella per una società più giusta ed al rispetto della Costituzione repubblicana
Ribadiamo ciò che abbiamo sempre detto: la lotta alla criminalità deve essere condotta senza quartiere ma sempre nel rispetto delle garanzie costituzionali e senza criminalizzare la nostra terra ed il nostro popolo.
Continueremo senza esitazioni a percorre la nostra strada.
Alla violenza si risponde con il massimo di unità possibile. Questo abbiamo ricercato in passato e questo continueremo a ricercare con la massima determinazione.
In questi anni, a Caulonia ed in tutta Italia, come sindaco e come esponente del tessuto democratico meridionale, ho cercato di delineare la possibilità di costruire nel Sud una società diversa. L’accoglienza , la solidarietà, l’impegno, come parte essenziale di un progetto di rinascita del Sud. Ho avuto modo di farlo ovunque da Lampedusa ad Udine, ad Aosta.
Lo farò ancora giorno tredici gennaio  a Trieste.
Credo, che oggi come ieri abbiamo bisogno di uscire fuori dal ristagno culturale e morale e da una politica asfittica e provinciale basata su una conflittualità permanente .
La ndrangheta si sconfigge rilanciando la Politica da non confondere con il mero impegno elettorale.
Nelle prossime ore concorderemo una risposta democratica, la più larga possibile alla intimidazione subita.
Ovviamente a tale manifestazione inviteremo tutti ad intervenire.

Ilario Ammendolia                                                                                                                             Sindaco di Caulonia

Capodanno d’amore e di lotta – Binario 21 chiama Milano

Questo video mi ha commosso,
sarà per la musica di Amarcord alla quale sono molto affezionato,
sarà per il senso di grande Solidarietà…
Sarà che sulla torre in tre difendono il lavoro di 800 persone licenziate!

I loro nomi sono: Carmine, Giuseppe e Oliviero… GRAZIE per la testimonianza della vostra UMANITÀ!

 

Morire per 5 euro l’ora? …eccovi le mie riflessioni

Francesco Pinna il giovane studente (operaio) schiacciato dal crollo del palco che stava montando a Trieste

La vita non ha prezzo, sembra banale dirlo, ma certe cose è bene ricordarle, NON esiste un prezzo con il quale possiamo “pesare” il valore di una vita.

Fosse anche alto, altissimo…

Esiste però la dignità, come la dignità del lavoro e senza questa dignità ritroviamo troppo spesso tragiche morti sulla cronaca dei giornali che oramai ci passano davanti nella peggiore delle abitudini e nell’indifferenza.

E’ un bollettino di guerra.
Morti sul lavoro o meglio, caduti sul lavoro:

980 nel 2010 i casi di morte sul lavoro in Italia
30.000 gli infortuni sul lavoro all’anno in Italia

Nell’ambito dello spettacolo la situazione risalta agli occhi perchè è difficile associare che dietro ai lustrini e agli effetti stroboscopici di un concerto dove si paga un biglietto di sessanta, a volte oltre cento euro vi siano dei lavoratori che vengono privati della loro dignità.

Ma non dobbiamo lasciarci distrarre dal caso singolo quanto comprendere e non smettere di lottare per difendere il lavoro TUTTO, perché non si può costruire una società dove le sue fondamenta, cioè migliaia e migliaia di esseri umani lavoratori, siano messe in pericolo dalle logiche di un mercato consumista e becero che considera la vita merce, dando a quest’ultima un prezzo.

La vita non ha prezzo ma a volte può costare quanto un giro di giostra al luna park… 5 euro circa…

solamente che da quella giostra, a fine giro, non puoi più scendere per ritornare ad abbracciare tua madre, tuo padre, ogni persona a te più cara.

Spero che quanto accaduto allo studente Francesco Pinna non solo faccia riflettere ma soprattutto possa essere per molti l’inizio di un cammino di lotta e attivismo in difesa della dignità del lavoro.

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Articolo 36 della Costituzione Italiana

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa

Manifestazione Acqua Bene Comune – Sabato 17 dicembre a Belluno

Appello ManiFESTAzione

Sabato 17 dicembre Belluno dalle ore 14

per la difesa dei fiumi, per i diritti di cittadinanza, per la democrazia dei beni comuni

Il 12 e 13 giugno la maggioranza del popolo italiano ha votato contro la privatizzazione dell’acqua. Un evento storico attraverso il quale si è affermato un nuovo protagonismo decisionale da parte dei cittadini. Un vasto movimento democratico, consapevole e partecipativo che ha saputo contaminare l’intero paese, costruire coesione sociale e una nuova cultura in difesa dei beni comuni. Un risultato straordinario, che va ora concretizzato, territorio per territorio, perché lo sfruttamento insostenibile dell’acqua è già in atto, ha radici storiche e riguarda il suo intero ciclo vitale. La provincia di Belluno è esempio emblematico di ciò, caratterizzata com’è da un bacino idrografico che in sessant’anni è stato quasi totalmente artificializzato. Il 90 per cento delle acque della Piave e dei suoi maggiori affluenti sono attualmente sfruttate in decine di impianti di produzione, costrette in centinaia di prese, bacini artificiali, sbarramenti, deviate in canalizzazioni e in una rete di tubature per oltre 200 km, che ne hanno, di fatto, sancito la loro sostanziale privatizzazione. Enormi  volumi di acqua che vengono quotidianamente utilizzati in assenza di rigorosi controlli e di adeguati strumenti di pianificazione, da soggetti d’ impresa, incuranti delle sostenibilità ambientali e insensibili ai diritti sociali ed economici delle comunità locali. Sul quel 10 per cento di acqua rimasta ancora libera di scorrere nei propri alvei  naturali in questi ultimi tempi sono state presentate ben 127 richieste per nuove concessioni idroelettriche che andranno ad incidere su 70 corpi idrici di queste montagne. Continua a leggere